Le valvole di sfioro sono dispositivi di sicurezza il cui compito è di scaricare all’esterno un determinato quantitativo di gas qualora la pressione nel punto di controllo superi quella di taratura in seguito a eventi non duraturi come a titolo di esempio la chiusura di valvole d’intercettazione in un tempo molto esiguo oppure il surriscaldamento del gas con portata richiesta nulla. Scaricando il gas all’esterno si può evitare che intervengano i dispositivi di blocco per cause transitorie non derivanti da danni ai riduttori. Chiaramente il quantitativo di gas scaricato varia in base all’entità della sovrapressione rispetto alla taratura.
Ma su cosa si basa il principio di funzionamento di questi dispositivi di sicurezza? Semplicemente sul confronto tra la spinta sulla membrana o sul pistone derivante dalla pressione del gas da controllare e la spinta che ha origine dalla molla di taratura. In questo confronto giocano un ruolo chiave il peso dell’equipaggio mobile, le spinte statiche e quelle dinamiche residue sulla pastiglia armata. Nel momento in cui la spinta che deriva dalla pressione del gas oltrepassa quella della molla, l’otturatore si solleva con relativo scarico di una certa quantità di gas; in caso contrario accade che l’otturatore venga liberato e chiuda la sede valvola sotto la spinta della sola pressione del gas da controllare e non della molla di taratura. In questo modo si evitano danneggiamenti alla pastiglia armata per manovre sbagliate del dado di regolazione della taratura. Esistono quattro tipi di valvole di sfioro: valvole di sfioro di tipo a comparsa, ad azionamento diretto, pilotate e interne.

Le valvole di sfioro si utilizzano in numerose applicazioni: anche nell’industria del beverage sono essenziali. L’industria delle bevande si sta indirizzando sempre più verso la tecnica di riempimento asettico a freddo. Questo procedimento incontra il gradimento sia dei consumatori, che dimostrano una preferenza per le bevande fresche e naturali, sia dei rivenditori, che possono godere dei vantaggi di una lunga shelf life senza bisogno di mantenere la catena del freddo. Attraverso il riempimento asettico a freddo è possibile portare nel mercato delle bevande un gran numero d’innovazioni in poco tempo. Per esempio, questo processo non altera le qualità sensoriali della bevanda, consente di eliminare i conservanti e mantiene inalterate le vitamine contenute, andando incontro alle esigenze di un mercato che si orienta verso prodotti naturali, che fanno bene alla salute e dal gusto piacevole. La tecnologia asettica permette anche di eliminare l’uso di prodotti detergenti e sterilizzanti.

Sempre più linee di riempimento scelgono di adottare sistemi che integrano in un unico blocco meccanico/elettronico l’impianto asettico e la soffiatrice. La scelta nasce da ragioni legate alla riduzione dei costi e degli ingombri, perché di fatto si elimina il trasportatore pneumatico. Inoltre, eliminando questo “stadio di contaminazione”, si ottiene una maggiore sicurezza microbiologica. L’integrazione fra soffiatrice e riempitrice viene realizzata mediante sistemi di controllo intelligenti, che in caso di guasti riescono a compensare la mancanza di un’area tampone fra le due macchine.L’industria delle bevande valuta con crescente interesse anche il riempimento asettico di bevande con pezzi di frutta. Finora questa tipologia di succhi veniva confezionata a caldo, in parte come prodotto già pronto, in parte aggiungendo separatamente i pezzi di frutta. Questo tipo di applicazione richiede valvole di sfioro e sistemi di riempimento idonei, che potranno dare un ulteriore impulso a questo settore.

Elena Marzorati