La legge prevede che tutte le attrezzature per l’applicazione degli agrofarmaci vengano sottoposte a controllo funzionale; nel controllo funzionale delle macchine irroratrici bisogna tenere presente 5 cose.

Il Decreto legislativo 150/2012 stabilisce che tutte le attrezzature per la distribuzione dei prodotti fitosanitari debbano essere sottoposte almeno una volta ad un controllo funzionale entro il 26 novembre 2016 e successivamente una volta ogni 5 anni.

Che cosa prevede il piano nazionale per l’uso di agrofarmaci

Il Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile degli agrofarmaci dettaglia le modalità di esecuzione dei controlli funzionali, compresi i protocolli di prova e i range di tolleranza. Controlli che hanno come scopo quello di verificare che le attrezzature presenti nelle aziende agricole, la maggior parte delle quali con molti anni sulle spalle, siano perfettamente funzionanti.

Utilizzare attrezzature per l’applicazione di agrofarmaci malfunzionanti genera due tipologie di problemi: una scorretta difesa delle colture e rischi di inquinamento. Un atomizzatore o una barra irroratrice che perde liquido causa infatti quell’inquinamento puntiforme del suolo su cui oggi c’é una estrema attenzione. Ma una macchina non funzionante può generare anche la deriva, la dispersione cioè fuori target di prodotto fitosanitario nebulizzato.

Senza contare che una attrezzatura non perfettamente funzionante non svolge a dovere il lavoro per cui é stata progettata: applicare cioè i prodotti fitosanitari sulle colture, arboree o erbacee che siano. Per l’agricoltore, il cui obiettivo é la difesa delle piante, questo é un grosso problema che si traduce in perdita di produttività e in un abbassamento della qualità del prodotto.

E’ bene dunque affidarsi ai centri autorizzati per il controllo funzionale delle attrezzature. Centri che, se la prova viene superata, rilasciano un attestato di funzionalità e un adesivo che certifica il superamento dei test e che deve essere applicato sulla macchina.

I test da effettuare sulle attrezzature

Ma quali sono i test principali che vengono effettuati alle attrezzature? Ecco i cinque più importanti.

Controllo delle perdite. Una volta messo in pressione l’impianto l’operatore verifica che non ci siano perdite dal serbatoio, dalla pompa o dalle tubazioni. La presenza di guarnizioni rovinate, tubi fessurati o valvole spanate può portare alla fuoriuscita di prodotto e a forme di inquinamento del suolo.

Controllo dei filtri. L’operatore addetto al controllo verifica la presenza di almeno un filtro e la sua corretta funzionalità. Questo per prevenire occlusioni e malfunzionamenti del sistema.

Manometro. Tutte le attrezzature sono dotate di un manometro che indica la pressione di esercizio dell’impianto. Una pressione errata può portare ad una scorretta applicazione del prodotto e a fenomeni come quello della deriva. La funzionalità del manometro viene testata attraverso un manometro di controllo, come quelli prodotti da ASV Stubbe, ideali perché resistenti a liquidi acidi come sono spesso le miscele fitoiatriche. In caso di malfunzionamento il manometro deve essere sostituito per poter superare il controllo funzionale.

Controllo ugelli. Gli ugelli sono la parte fondamentale di ogni attrezzatura. Un ugello non tarato, otturato o usurato porta ad una scorretta applicazione del prodotto fitosanitario. Per questo viene controllata sia la portata che l’uniforme distribuzione. Viene dunque verificata attraverso appositi test l’uniformità della portata lungo la barra (nel caso delle barre irroratrici) o tra lato destro e sinistro (nel caso degli atomizzatori).

Scala di lettura liquido. Ogni serbatoio ha una scala di lettura che indica quanto liquido é presente all’interno. Una scala leggibile e affidabile é fondamentale per poter calcolare i volumi di bagnatura. Tuttavia a causa del contatto con le miscele fitoiatriche, dell’usura e dell’esposizione alle intemperie, le scale sono spesso illeggibili. Nel caso è bene dunque sostituirle. Le scale sono di diverse tipologie, dal semplice tubo calibrato che fuoriesce dal serbatoio fino ai più moderni sensori elettrici. ASV Stubbe è in grado di fornire sonde di livello per ogni esigenza, adatte anche a miscele schiumose.

I rischi per chi non è in regola

Il controllo funzionale delle attrezzature per l’applicazione degli agrofarmaci, oltre ad essere a vantaggio dell’agricoltore, lo mette al riparo anche da eventuali sanzioni. Il rischio é quello di incorrere in multe che vanno dai 500 ai 2.000 euro visto che entro il 26 novembre 2016 tutte le macchine con più di 5 anni devono essere sottoposte a controllo.