I ricercatori del Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università di Milano-Bicocca hanno sviluppato la tecnologia Smart upgrading, che permette di ricavare biometano dai rifiuti organici a basso costo.

Il biogas ottenuto dalla fermentazione dei rifiuti viene sottoposto a “lavaggio” e ripulito dalle impurità fino ad ottenere un prodotto di qualità analoga, se non superiore, a quello che importiamo dall’est Europa.

La tecnologia è stata testata in un impianto collocato nella ex discarica CEM Ambiente di Cavenago, in Brianza. L’impianto pilota comprende due colonne di assorbimento e dei serbatoi gestiti da un’unica pompa peristaltica a tre teste.

Il gas prodotto viene ripulito attraverso un processo complesso nel corso del quale si utilizza l’acqua come solvente e si impiegano molecole di origine naturale che non costituiscono un pericolo per l’ambiente.

Tutte le molecole hanno temperatura di ebollizione superiore ai 200°, così che la dispersione nell’atmosfera è praticamente nulla.

Dopo 5 anni di test, ora si realizzerà il primo prototipo di impianto industriale, con interessanti possibilità: il gas ottenuto è di buona qualità, e rispetto ad altre procedure dello stesso genere la Smart upgrading ha anche il vantaggio di richiedere poca energia per il suo funzionamento.

Grazie a questa tecnologia si potrebbe produrre biometano da rifiuti organici e scarti vegetali arrivando a coprire più del 20% del fabbisogno nazionale.