Polifluoroetilene (PTFE) è il nome di un polimero straordinario scoperto, come spesso accade, casualmente nel 1938 (il brevetto però è del 1941) quando un chimico della DuPont cominciò a studiare nuovi refrigeranti per l’industria.

L’idea, in particolare, era quella di far reagire il tetrafluoroetilene (TFE) gassoso con l’acido cloridrico e, visti i costi di produzione del TFE, il chimico, per la cronaca R.J. Plunkett, se ne fece una scorta da conservare in contenitori metallici immersi nel ghiaccio secco. Quando tutto fu pronto per le prime prove di sintesi del nuovo prodotto ipotizzato, all’apertura delle valvole, dai contenitori non uscì nulla! Eppure il peso dei recipienti era rimasto inalterato. Cosa era successo?

Semplicemente il TFE, in quelle condizioni, polimerizzò formando una sorta di lattice bianco. La successiva caratterizzazione rivelò proprietà talmente singolari da essere prodotto, durante la guerra, solo per usi militari ed in particolare nell’ambito del Progetto Manhattan (quello che portò alla costruzione della prima bomba atomica a partire dalla pila di Fermi).

Il Teflon, come viene comunemente chiamato, ha avuto un incremento decisivo nei primi anni 60 quando in cucina cominciarono ad apparire i primi utensili rivestiti di PTFE. Plunkett, insomma, non ha risolto il problema di trovare un nuovo materiale refrigerante, obiettivo delle sue ricerche, ma ha consentito alla DuPont di guadagnare miliardi di dollari, vendendo il Teflon. Sempre per dovere di cronaca, in Italia la produzione industriale del PTFE iniziò nel 1954 ad opera della Montecatini.

Le straordinarie proprietà del PTFE in termini di inerzia chimica, aderenza alle superfici e insolubilità nei più comuni solventi, garantiscono l’utilizzo di materiali, con esso rivestiti, anche nelle condizioni più estreme: acido cloridrico, acido solforico, acido fluoridrico, etc.

Una nuova e vasta gamma di prodotti con rivestimenti in PTFE (tubi, scambiatori, pompe, etc) è quindi resa disponibile per garantire affidabilità e sicurezza in condizioni estreme.