Buone notizie dal fronte inquinamento: un gruppo di scienziati ha realizzato il primo sistema catalitico economico per separare l’anidride carbonica in ossigeno e monossido di carbonio e trasformare la CO2 in carburante.

Un catalizzatore per spezzare la CO2

Il team di ricercatori lavora presso il Politecnico Federale di Losanna, in Svizzera, ed è riuscito a dimostrare la validità di un catalizzatore bi-funzionale costruito con materiali comuni, che gli è valsa la pubblicazione sulla rivista scientifica Nature Energy.

L’obiettivo era mettere a punto un sistema catalitico per trasformare la CO2 in carburante. Si trattava di spezzare le molecole di CO2, ricorrendo a elementi economici, così da ottenere ossigeno e monossido di carbonio per la produzione di carburanti sintetici. Una via già battuta da altri sfruttando altre tecnologie. Ma la novità in questo caso è il basso costo dell’operazione di conversione.

Il catalizzatore che sostiene questa reazione è stato costruito in laboratorio impiegando nanofili di ossido di rame modificati con ossido di stagno, materiali disponibili in grandi quantità sul mercato a prezzi contenuti. Il catalizzatore è stato poi integrato in un sistema di elettrolisi e collegato a una speciale cella solare ad hoc, per sfruttare la potenza dei raggi solari; questi ultimi sono convogliati sulla cella fotovoltaica che produce energia sufficiente a spezzare il legame tra carbonio e ossigeno della molecola di anidride carbonica. Il gioco principale è condotto dal catalizzatore, che funziona come elettrodo bifunzionale, intervenendo sia nella reazione di riduzione (catodo) sia in quella di ossidazione (anodo) ottenendo così la separazione.

Stando ai dati comunicati dai ricercatori del Politecnico Federale di Losanna, il sistema converte la CO2 in CO con un’efficienza del 13,4 per cento. Numeri incoraggianti che fanno pensare a delle reali applicazioni in campo industriale per trasformare l’inquinante anidride carbonica in carburante, il cui uso non aumenta la quantità di gas serra in atmosfera. E non è poco in tempi in cui bisogna contenere il riscaldamento globale.