di Duilio Curcio

Il trattamento dei fanghi di depurazione è indispensabile perché nel corso dei decenni, il crescente utilizzo della materia prima acqua in ambito industriale, produttivo e domestico ha generato un proporzionale aumento del carico delle acque reflue, limitandone il potere di autodepurazione.
Di conseguenza, per ripristinare tale mancanza di equilibrio naturale si è resa necessaria la realizzazione degli impianti di depurazione, la cui funzione consiste nell’abbattimento/ eliminazione di tutte le sostanze contaminanti presenti nelle acque reflue di origine industriale o urbana prima che queste vengano nuovamente restituite all’ambiente.

Ciascun impianto di depurazione può solitamente suddividersi in due differenti linee tra loro interconnesse:

  •  la linea di trattamento delle acque;
  • la linea di trattamento dei fanghi.

Schema strutturale di un impianto di depurazione: la linea di trattamento delle acque

La linea di trattamento delle acque ha la funzione di trattare le acque reflue provenienti dalle reti fognarie.

Le fasi che costituiscono la linea di trattamento delle acque sono:

  1. sollevamento: i reflui sono convogliati dai collettori di adduzione alle fasi successive di trattamento;
  2. grigliatura: rimozione degli elementi grossolani che potrebbero compromettere il funzionamento di organi d’intercettazione, pompe ed intasare le condotte;
  3. dissabbiatura e disoleatura: le sabbie sono separate per sedimentazione naturale. La separazione e la risalita degli oli e grassi in superficie avviene invece insufflando aria;
  4. sedimentazione primaria: i fanghi si accumulano sul fondo della vasca di sedimentazione per poi essere successivamente convogliati verso le tramogge di raccolta. Da qui, attraverso una pompa (P1), saranno poi prelevati per i trattamenti successivi (linea fanghi);
  5. dosaggio dei componenti chimici necessari al processo;
  6. eliminazione delle sostanze disciolte e dei solidi sospesi: questa fase è caratterizzata dalla formazione di fiocchi costituiti da colonie di batteri che utilizzano le sostanze organiche e l’ossigeno disciolti nel liquame per il loro sostentamento e riproduzione. Tale processo è favorito dalla presenza di ossigeno contenuto nell’aria insufflata dal fondo della vasca;
  7. sedimentazione finale: in questa fase il fango sedimentato viene separato dall’acqua. Il fango sedimentato è raccolto mediante un ponte raschiatore e diviso in due parti, una viene immessa nuovamente in circolo e inviata alla vasca di aerazione, l’altra viene convogliata alla linea fanghi mediante la pompa P2;
  8. scarico nei corsi d’acqua superficiali: l’acqua ormai pulita, ottenuta dalla sedimentazione finale è immessa nei corsi d’acqua.
Impianto depurazione fanghi

La linea di trattamento dei fanghi

La linea di trattamento dei fanghi comprende i seguenti processi:

  1. Preispessimento: attraverso le pompe P1 e P2 i fanghi ottenuti dalla sedimentazione primaria e finale vengono convogliati verso il preispessitore la cui funzione consiste nell’aumentare la concentrazione dei solidi riducendone il volume;
  2. Digestione: dal preispessitore i fanghi vengono pompati attraverso la pompa P3 nel digestore, dove specifici batteri trasformano la sostanza organica producendo gas, a sua volta utilizzato per la produzione di energia elettrica o per il riscaldamento (16-17-18-19)
  3. Postispessimento: attraverso la pompa P4 i fanghi depositati nel digestore sono inviati nel postispessitore al fine di ridurne ulteriormente l’umidità;
  4. Disidratazione meccanica: attraverso la pompa P5 i fanghi vengono inviati dal postispessitore al disidratatore in cui avviene un’ulteriore riduzione del suo volume di circa sei volte;
  5. Smaltimento: il fango disidratato è smaltito in discarica o utilizzato in agricoltura.

Tipologia di pompe utilizzate nell’impianto di depurazione

In accordo a quanto riportato nello schema strutturale dell’impianto di depurazione di Figura 1, un ruolo fondamentale ed indispensabile alle differenti fasi/ processi è svolto dalle pompe (identificate con le sigle P1-P2-P3-P4-P5), che hanno la funzione di convogliare i fanghi all’interno della linea di trattamento dedicata.
Si tratta di pompe centrifughe orizzontali o verticali realizzate in materiale plastico per resistere al contatto con i fanghi corrosivi coinvolti nello specifico trattamento.
In dettaglio, le pompe impiegate per il convogliamento dei fanghi nell’impianto di depurazione in oggetto sono pompe centrifughe orizzontali tipo NM, NMB o NMB-S; le loro caratteristiche costruttive garantiscono elevata affidabilità e resistenza alle azioni corrosive dei fanghi movimentati, grazie all’utilizzo di materiali plastici quali polietilene (PE), polipropilene (PP) e fluoruro di polivinile (PVDF) e di rivestimento di alta qualità nel caso di componenti metallici.

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