Dall’asfalto modificato al rivestimento delle superfici sportive, passando per le applicazioni in campo edile e nell’arredo urbano, senza dimenticare il recupero energetico: si possono riciclare in molti modi gli pneumatici che arrivano a fine vita, quelli cioè che vengono sostituiti quando non hanno più le caratteristiche indispensabili per una prestazione sicura ed efficiente.

Il recupero di pneumatici usati

Una parte delle vecchie gomme, avviate lungo la filiera del recupero, viene triturata e impiegata come additivo nei conglomerati bituminosi per realizzare asfalti modificati dalla pavimentazione di lunga durata (fino a tre volte maggiore rispetto a quella di un asfalto tradizionale), di elevata silenziosità (diminuisce fino a sette decibel il rumore da rotolamento degli pneumatici) e di aderenza in frenata.

La gomma ricavata dagli pneumatici fuori uso è poi usata per le pavimentazioni sportive, per le aree di gioco dei bambini o per rivestire le superfici di strutture ospedaliere e di centri di riabilitazione, qui, infatti, è apprezzata per la capacità di assorbimento degli urti, per la sua elasticità e resistenza alle deformazioni e per la resistenza agli agenti atmosferici.

Granulo e polverino di gomma, le principali materie prime seconde che si ottengono dal recupero dei vecchi pneumatici, trovano un utile impiego anche nel settore dell’edilizia e delle costruzioni civili. Ad esempio sono usati come tappeti e pavimentazioni, che sono resistenti, durevoli, confortevoli, antivibranti e antistatici; come isolanti acustici e termici, di solai, di pareti, d’impianti e di tetti; come prodotto antitrauma e antivibrante, per la segnaletica stradale, per le pavimentazioni industriali e pubbliche, per gli spartitraffico, i cordoli e le rotonde delle isole pedonali.

E non finisce qui, visto che dalle gomme usate si ricava anche combustibile con potere calorifico elevato.

Tra l’altro l’acciaio e i metalli che costituiscono lo scheletro del copertone vengono recuperati durante la frantumazione dello pneumatico e riutilizzati nelle acciaierie. Infine, la gomma residua può essere reimpiegata anche per produrre nuovi pneumatici.

Le vie del riciclo, quindi sono infinite, conviene all’ambiente e al portafoglio avviare gli pneumatici fuori uso lungo la filiera legale del recupero.

Anna Simone