La segnaletica di sicurezza parte seconda: un po’ di specifiche e vita vissuta

Abbiamo visto nel post precedente “Segnaletica di sicurezza:principi generali” le generalità in materia di segnaletica di sicurezza.

Oggi invece cerchiamo di dare alcune specifiche su problematiche particolari, perché la segnaletica non è solo il cartello che indica la porta di emergenza!

Iniziamo con la segnaletica per contenitori e tubazioni. Ricordiamoci sempre che contenitori e tubazioni contenenti sostanze classificate come pericolose devono essere regolarmente etichettate secondo le disposizioni del regolamento CLP (Clicca per visualizzare il regolamento), o, se ancora non rientranti nell’applicazione di tale decreto, alla Legge 29 maggio 1974, n.256, e al Decreto Ministeriale 28 gennaio 1992 e successive modifiche ed integrazioni.

Purtroppo ancora si trovano tante aziende in cui i travasi vengono fatti in contenitori anonimi (a volte addirittura bottiglie da acqua!) o fornitori che non etichettano i contenitori in uso ai lavoratori.

Le sanzioni in questo senso sono pesanti quindi attenzione! Pretendete sempre dai vostri fornitori contenitori etichettati e dai vostri lavoratori il rispetto delle corrette procedure di travaso (in questo senso una procedura è caldamente consigliata).

Infine ricordiamo che l’etichettatura utilizzata sulle tubazioni deve essere applicata in modo visibile vicino ai punti che presentano maggiore pericolo, quali valvole e punti di raccordo, e deve comparire ripetute volte.

La segnaletica dei dispositivi antincendio è molto semplice: quadrata, bianca su sfondo rosso, deve identificare in modo chiaro tutti i presidi antincendio quali estintori, idranti, telefoni di emergenza, segnali di allarme, ecc…

Per le aziende più grandi è bene che i cartelli per estintori e idranti riportino anche la numerazione degli estintori così da facilitarne la gestione in merito a controlli semestrali, revisioni, collaudi, ecc…

Passiamo ora a una delle segnaletiche meno valutate: quella di ostacoli e di punti di pericolo e per la segnalazione delle vie di circolazione.

Le regole in merito sono semplicemente due, ma se fossero più rispettate si eviterebbero tanti infortuni banali ma spesso di lunga durata (e quindi di grosso costo per aziende e Stato):

  1. Gli ostacoli (ad esempio i gradini di accesso alle postazioni o successivi a una porta, o ancora i piccoli rialzi quali canaline o punti di giuntura delle porte antincendio) vanno segnalati con strisce giallo-nere o rosso-bianche

  2. Se abbiamo una circolazione mista di mezzi (carrelli elevatori, transpallet elettrici, automezzi) e persone internamente e/o esternamente ai fabbricati, dovremo separare le vie di circolazione con segnaletica orizzontale e inserire segnaletica verticale in mezzo a direzioni e velocità di circolazione, precedenze, ecc…

Per quel che riguarda i segnali luminosi ed acustici le indicazioni sono davvero intuitive: i segnali luminosi intermittenti indicano un livello di pericolo maggiore di quelli continui, i colori di sicurezza sono gli stessi della cartellonistica di sicurezza, i segnali acustici devono essere di intensità maggiore della rumorosità di fondo (ma senza provocare dolore, quindi in caso di ambienti molto rumorosi si preferiranno segnali luminosi) e infine in caso di segnale acustico di evacuazione questo dovrà essere di tipo continuo.

Finite le specifiche tecniche in materia di segnaletica di sicurezza mi preme molto sottolineare come questa sia a tutti gli effetti una parte del sistema di gestione della sicurezza e in particolare un importantissimo mezzo di informazione dei lavoratori, rientrante all’interno di quanto prescritto dall’art. 36 del D.Lgs. 81/08 in merito proprio a questo punto.

Molto spesso questo aspetto è trascurato nelle aziende, ma una buona cartellonistica aiuta il lavoratore neoassunto ad orientarsi nel nuovo ambiente e funge da promemoria per quello che già da tempo opera all’interno della struttura.

    Infine una buona cartellonistica, pertinente ai rischi e non ridondante, tenuta in modo efficiente dal punto di vista della leggibilità (no ostacoli davanti!) e della pulizia predisporrà in modo più positivo anche gli Enti Ispettivi.

In fondo è come entrare in un ristorante e trovarlo pulito e in ordine: siamo più propensi a pensare che le pietanze siano gustose e preparate nel rispetto dei principi di igiene alimentare.

E nelle vostre aziende la segnaletica di sicurezza è presente? E se sì come è gestita?

Sara Salvarani