La vernici permettono di dare agli oggetti i colori più diversi e le finiture più particolari, ma la loro utilità non è soltanto estetica: il film colorato serve infatti anche per proteggerli da umidità, salsedine e agenti atmosferici; scopriamo di più sulla produzione delle vernici.

Ci sono le vernici trasparenti, che proteggono lasciando in mostra l’aspetto originale del materiale, le pitture, che coprono e colorano, gli smalti, lucidi e duri, e ci sono vernici speciali che riescono a conferire ai materiali proprietà particolari.

Le vernici speciali: nuove proprietà grazie alla chimica

Ci sono vernici antimuffa, antigraffio, e pitture con proprietà ancora più particolari, come le vernici intumescenti, che proteggono dal fuoco. Quando raggiungono temperature altissime, come accade durante un incendio, si innesca una reazione chimica che trasforma la vernice in una schiuma compatta che contiene gas inerte e protegge dal fuoco la superficie sulla quale è stata stesa.
Per queste caratteristiche sorprendenti bisogna ringraziare la chimica e i suoi progressi.
Nel corso del tempo la composizione delle vernici, originariamente prodotte aggiungendo pigmenti colorati a oli, è cambiata: alla fine della prima guerra mondiale, la nitroglicerina e la nitrocellulosa impiegate per gli esplosivi vengono riutilizzate nella produzione di vernici.

A partire dagli anni 30 il mercato delle vernici viene rivoluzionato dall’introduzione delle resine alchidiche, mentre negli anni 70 arrivano le resine acriliche. Anche i metodi di applicazione delle vernici si sono modificati nel tempo: con l’invenzione della pistola a spruzzo, nei primi decenni del 900, viene introdotta la verniciatura a spruzzo, che oggi è il metodo di verniciatura più diffuso nell’industria.

La produzione delle vernici

Nelle vernici bisogna mantenere un equilibrio tra l’estetica e la funzionalità: il colore deve resistere all’usura del tempo, ad esempio, ma è necessario dosare con attenzione la concentrazione del pigmento perché se si supera una certa soglia (CPVC, Critical Pigment Volume Concentration) la vernice perde le sue qualità fisiche.

La produzione delle vernici è molto diversa a seconda del tipo di prodotto; nei prodotti vernicianti liquidi prima di tutto si stabilisce la giusta quantità dei vari componenti. In seguito si agita la soluzione per far sciogliere i pigmenti in modo che le particelle siano disaggregate per diffondersi al meglio nella soluzione base. Questa è la fase di dispersione, determinante per la qualità del prodotto. Prima del confezionamento, è necessario procedere anche al controllo, per verificare che le caratteristiche del prodotto siano conformi alle aspettative.

In fase di produzione, alla vernice vengono aggiunti anche gli additivi, che sono sostanze che rendono il prodotto più facile da applicare, ne accelerano l’essiccazione, o gli donano caratteristiche particolari.

Solventi e additivi hanno reso le vernici più performanti, ma soprattutto quando sono utilizzate per gli ambienti in cui si vive è opportuno scegliere prodotti che non rilascino nell’ambiente sostanze nocive, come le vernici all’acqua, nelle quali l’acqua sostituisce il solvente.

Quali pompe per colori scegliere

Un’ottima soluzione per gestire la produzione di vernici all’acqua sono le pompe ad eccentrico ASV Stubbe. Il corpo pompa è ricavato dal pieno per poter fruire appieno delle caratteristiche chimiche e meccaniche del termoplastico lavorato. La pompa, di solida costruzione, è realizzata con materiali plastici resistenti alla corrosione. Grazie all’assenza di tenute meccaniche la pompa può funzionare senza problemi, né danneggiamenti in caso di funzionamento a secco.