Il sistema che produce energia sfruttando il moto delle onde marine si chiama Wave Energy Converter e, nonostante il nome inglese, è un’invenzione tutta italiana che porta la firma di Michele Grassi, matematico laureato alla Normale di Pisa, che nel 2005 ha iniziato a lavorare alla realizzazione di un generatore in grado di trasformare energia elettrica ricavata dal mare.

La particolarità del generatore sta nel non usare la forza motrice dell’onda sulla superficie del mare, ma la sua propagazione lungo la colonna d’acqua, infatti, il dispositivo è del tutto immerso e di conseguenza oltre a essere invisibile riesce a sopravvivere alle più svariate condizioni marine, incluse le tempeste molto violente.

Come funziona il generatore di energia dalle onde marine

«Il generatore è costituito da due componenti – spiega Michele Grassi – una chiamata upper member che è posta al di sotto del pelo dell’acqua ed è collegata con lunghe braccia telescopiche mobili alla seconda parte, detta lower member, che è sistemata molto più in basso, tanto da essere ancorata al fondo.

La parte superiore subisce l’influenza del moto delle onde e si sposta per seguirle (avanti, indietro, su e giù). Questo movimento è trasmesso ai pistoni nelle braccia che, a loro volta, con un particolare sistema mettono in azione il generatore elettrico, contenuto nella parte superiore».

Così il dispositivo sale o scende nella colonna d’acqua in automatico con il variare dell’altezza delle onde, restando sempre alla stessa distanza sotto al ventre delle onde, in modo tale da produrre energia con tutte le condizioni di mare (il modello commerciale R115 di potenza nominale da 150kW in un anno è in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di 80 famiglie).

Il generatore non ha problemi di corrosione: è stato realizzato con robusti materiali ecocompatibili che contrastano la corrosività dell’acqua di mare; è prevista una manutenzione ad hoc ogni cinque anni sui 20 di vita stimati; il fatto che sia completamente immerso rappresenta un vantaggio, considerando che la corrosione è maggiore quando il dispositivo entra ed esce dall’acqua, invece è di gran lunga inferiore se è sempre immerso.

Attualmente, una R115 (la prima di una serie commerciale) è stata installata ed è in funzione a Punta Righini in Toscana, mentre nei prossimi mesi verrà trasferita all’isola d’Elba dove è stato autorizzato il primo sito commerciale italiano di produzione di energia dalle onde, infine altri esemplari sono stati venduti a vari clienti (tra cui Enel Green Power).

Anna Simone