Fino agli inizi del ‘900 abiti e tessuti erano fatti solo ed esclusivamente di fibre naturali, poi, come in altri settori, si cercarono dei sostituti artificiali più economici. Nel 1883 un chimico francese, il conte Bernigaud de Chardonnet, brevettò la viscosa col nome di “seta artificiale”: osservata al microscopio la struttura della seta, la riprodusse artificialmente partendo da materiali naturali come la cellulosa, trattati con sostanze chimiche.

L’invenzione del nylon

È del 1938 negli Usa l’invenzione del nylon, una fibra di poliammidi sintetiche che rivoluzionò il mercato dei tessuti e anche la vita delle donne, dapprima rendendo più economiche e accessibili le calze, che prima venivano prodotte con costosa seta.

Un’altra grande rivoluzione arrivò nel ’59, quando a sostituire le calze sostenute dal reggicalze arrivarono i collant, inventati dallo statunitense Allan Gant.

La moda della minigonna, che spopolava negli anni 60, consacrò definitivamente il successo dei pratici collant, immortalati in film e scatti d’autore a fasciare le gambe di dive come Marilyn Monroe e Brigitte Bardot.

Nylon e industria tessile

L’introduzione del nylon ha portato grandi novità anche nell’industria tessile, che ha dovuto trovare il modo di gestire la lavorazione di un materiale completamente nuovo, talvolta combinato con filati tradizionali.

Il nylon, per esempio, reagisce diversamente dalle altre fibre alla tintura, che oggi avviene tramite coloranti acidi, e le cose si complicano quando viene utilizzato in aggiunta a fibre naturali come la lana.

Prima di tingere il nylon è necessario provvedere al fissaggio, un processo che avviene ad alta temperatura e serve per fissare le torsioni del filo in modo che in seguito il contatto con la tintura non faccia raggrinzire il tessuto.

Nel fissaggio i collant in nylon vengono infilati su delle forme che li tengano tesi e poi esposti per alcuni minuti a vapore saturo (cioè vicino allo stato liquido) a 125°.

In Italia la produzione di calze è diffusa soprattuto in Lombardia. In questo mercato, come e forse più che in altri segmenti del tessile sono fondamentali sia l’attenzione all’estetica, sia la costante innovazione dei materiali.