I separatori a membrana sono strumenti che servono per rilevare la pressione di un fluido di processo che per le sue caratteristiche non può stare a contatto diretto con il sensore del device utilizzato per la misura.
Nel separatore a membrana la pressione del sistema viene trasmessa all’elemento primario di misura, solitamente un manometro a molla Bourdon: la pressione genera lo spostamento dell’estremo libero della molla, che tende a diventare rettilinea.

 

 

sezione di separatore a membrana

Come funziona il separatore in plastica MDM 902

Per descrivere questo strumento del dettaglio, consideriamo la struttura del nostro Separatore in plastica MDM 902.
Il separatore a diaframma viene inserito nel punto in cui si vuole rilevare la pressione statica e, più precisamente, la pressione relativa, cioè la sovrapressione rispetto all’ambiente. Questo compartimento è separato dalla parte superiore da una membrana flessibile in gomma EPDM (dall’inglese Ethylene-Propylene Diene Monomer) con rivestimento in PTFE dal lato del fluido.

Lo spazio superiore del separatore è riempito con un fluido trasmettitore, che tramite la membrana trasmette la pressione del fluido nel sistema allo strumento per la misura di pressione (Manometro). La membrana subisce una flessione proporzionale all’azione della pressione del fluido di processo.

separatore a membrana con manometro

I vantaggi del separatore a membrana

Il vantaggio principale del separatore a membrana consiste nel fatto che questo strumento può essere utilizzato nei processi che coinvolgono fluidi aggressivi: il fluido, infatti, viene a contatto solo con la membrana e con la parte inferiore del dispositivo.

Oltre che nel caso di sostanze corrosive, il separatore a membrana è la soluzione ideale quando il fluido di processo è caratterizzato da un’elevata viscosità o fibrosità e la rilevazione della misura è problematica a causa degli spazi morti e delle costrizioni dei fori dello strumento di misura.

I separatori a membrana vengono usati, per esempio, nei processi di trattamento di acque reflue, contaminate da particelle provenienti da scarichi industriali. Gli scarichi vengono sottoposti a trattamenti fisici, chimici e biologici, che permettono di depurare le acque per poi immetterle nuovamente nell’ambiente.
Nello schema sottostante sono descritti i principali passaggi per il trattamento dei reflui provenienti dal processo di produzione della carta.

Trattamento dell'acqua nelle cartiere

Fig.: Trattamento delle acque in una cartiera

Le apparecchiature indicate in figura trattano perlopiù un liquame melmoso detto slurry che è caratterizzato da un’elevata viscosità e dalla presenza di particelle.
In queste condizioni, la misura della pressione sul fluido di processo potrebbe danneggiare o ostruire lo strumento di misura che è a contatto diretto con il processo. Il separatore a membrana evita questo rischio e permette di trasmettere il segnale di pressione all’elemento di misura senza che ci sia contatto diretto con i liquami delle cartiere.

 

Vantaggi dei separatori per manometri

Il separatore a membrana è molto utile anche quando si ha a che fare con un fluido di processo che ha la tendenza a cristallizzare o a polimerizzare, perché in caso di contatto diretto il sensore di pressione potrebbe essere danneggiato.

I separatori a membrana sono la soluzione giusta anche quando i fluidi di processo sono a temperature molto alte. In questi casi lo strumento di misura della pressione si riscalda velocemente, e ne deriva un errore nella misura di pressione ad elevata temperatura (ad esempio nella visualizzazione della pressione misurata sullo strumento). Anche se i limiti superiori del carico termico dei componenti dello strumento vengono superati, il separatore a membrana permette di ottenere una misura corretta della pressione.