Nello stoccaggio delle sostanze chimiche, così come nel loro utilizzo, è necessario osservare particolari cautele a causa della loro pericolosità. Vediamo come è possibile gestirle in sicurezza all’interno di un impianto industriale.

Come gestire le sostanze chimiche in un impianto industriale

Le numerose sostanze chimiche utilizzate nell’industria chimica come reagenti, solventi e catalizzatori possono essere pericolose perché esplosive, infiammabili o corrosive. Per questo il loro utilizzo è normato da una serie di regolamenti internazionali:
Regolamento CE 1907/2006 (REACH) – immissione in commercio delle sostanze chimiche
Regolamento 1278/2008 (CLP) – classificazione, etichettatura e imballaggio di sostanze e miscele
Direttiva 2012/18/UE “Seveso III” (D-Lgs.105/15).
Le normativa sono dirette a chiunque utilizzi sostanze chimiche; naturalmente, quanto più sono numerose le sostanze pericolose presenti in azienda, tanto più aumenta il rischio. Si parla in questo caso di stabilimenti a rischio rilevante (RIR), dove in caso di incendi o altri tipi di incidenti, ci sarebbe un elevato pericolo per i lavoratori e per l’ambiente.

Estrema attenzione va prestata alla scelta dei componenti per movimentare i fluidi corrosivi o pericolosi, ma anche alle norme di stoccaggio di queste sostanze particolarmente reattive o nocive.

Il magazzino deve essere progettato e organizzato accuratamente: i prodotti chimici vanno posizionati in modo da tenere lontane le sostanze che possono reagire tra loro e di minimizzare il rischio di incendio.

I serbatoi e i contenitori nei quali i prodotti chimici vengono stoccati devono rispondere a precise caratteristiche costruttive e avere resistenza meccanica, chimica e termica; in particolare, è necessario scegliere prodotti realizzati in materiali compatibili con le sostanze trattate per evitare che contenitori e vasche di raccolta si usurino rapidamente con potenziali danni per persone e cose e con costi economici supplementari per provvedere alla sostituzione.
Se per la maggior parte dei liquidi vengono utilizzati serbatoi in acciaio, in presenza di sostanze corrosive è necessario ricorrere a serbatoi in polimeri plastici, come il polietilene.

In più, nella scelta dei serbatoi è necessario valutare le condizioni ambientali nelle quali si troveranno, come l’esposizione a temperature molto alte o molto basse e ai raggi solari.
Quando i serbatoi si trovano all’esterno, sarà necessario posizionarli sotto una tettoia, rivestire il pavimento in modo che il serbatoio non sia direttamente a contatto col terreno ed eventualmente posizionare una vasca di raccolta per eventuali perdite.
In presenza di una vasca di raccolta può essere utile installare un sensore che quando il liquido arriva ad un certo livello, invii un segnale permettendo di intervenire tempestivamente. Un modello resistente ai liquidi corrosivi è il sensore capacitivo troppo pieno CGS.

Riguardo ai serbatoi, bisogna considerare anche i contenitori vuoti, che sono pericolosi perché al loro interno si creano vapori che potrebbero esplodere a contatto con l’aria.

Stoccaggio delle materie chimiche e codifica industriale

In tutto questo è indispensabile che le sostanze siano correttamente etichettate. Utilizzare etichette per la codifica è obbligatorio per legge, ma è anche indubbiamente molto utile a livello operativo perché fornisce ai lavoratori delle informazioni indispensabili.
Scegliere etichette professionali ha un vantaggio estetico, ma soprattutto funzionale, perché durano a lungo, dato che resistono a vapori acidi e raggi solari.
Le etichette sono utili anche nella manutenzione e nelle ispezioni periodiche indispensabili per verificare che tutto sia in ordine.