Si parla sempre più spesso di moda sostenibile, dato che l’industria della moda a livello globale è molto inquinante. Nelle fabbriche tessili asiatiche, dove si producono la maggior parte dei vestiti che troviamo nei nostri negozi, i processi produttivi non sono sottoposti a controlli e non vengono adottati i processi di trattamento delle acque reflue obbligatori nel mondo occidentale. Per ridurre l’impatto ambientale del tessile sono fondamentali un accurato controllo del processo e l’adozione di macchine tessili di qualità.

I rischi dell’inquinamento dell’industria tessile

Dell’inquinamento causato dall’industria tessile in Asia si è parlato anche nel corso del Fashion Film Festival, durante la settimana della moda di Milano con la proiezione del documentario River blue.

Il video racconta dello stato preoccupante dei corsi d’acqua che si trovano vicino alle industrie che producono jeans e abiti in generale in Cina, Bangladesh e India, dove le acque reflue degli stabilimenti vengono scaricate direttamente nei fiumi, senza essere trattate.

Questo porta alla perdita della biodiversità e in alcuni casi elimina ogni forma di vita dai corsi d’acqua. Gli effetti sono devastanti anche sulla salute degli abitanti di queste zone, che si alimentano con cibi contaminati.

Macchine tessili per una moda sostenibile

L’impatto ambientale del tessile può essere notevolmente ridotto attraverso diversi accorgimenti. A monte, si può scegliere di eliminare dalle lavorazioni gli additivi più pericolosi, come gli alchifenoli o i perfluorati, oggetto della campagna di Greenpace per un’industria tessile sostenibile (Campagna Detox).

A fare la differenza è l’utilizzo di macchine tessili di ultima generazione, caratterizzate da ridotto consumo di energia e di acqua.

Grazie ai progressi tecnologici del meccanotessile, oggi esistono macchinari che permettono di effettuare anche lavorazioni complesse riducendo l’uso degli additivi chimici e la quantità di scarti.

Un’altra importante caratteristica di queste macchine è l’automatizzazione, che tramite l’uso di valvole permette di dosare con precisione la quantità di coloranti e di additivi riducendo gli sprechi e l’inquinamento.

Un passaggio fondamentale rimane, alla fine, il trattamento delle acque reflue; anche per questa fase del processo i componenti dell’impianto devono essere selezionati con attenzione, scegliendo tubi, valvole e raccordi in materiale plastico resistente alla corrosione.